La nascita di Venere

VENERE, PIANETA DEL CUORE

Un veicolo per l’emersione del Principio Vitale dell’amore

In questa sezione che ho denominato “La nascita di Venere” troverete un percorso denominato “Anahata”(in sanscrito cuore) per entrare maggiormente in contatto con l’energia di questo chakra. Si tratta di una sorta di analisi cui seguono anche degli esercizi pratici che potete tranquillamente applicare nella vita di tutti i giorni.

Premessa : In Occidente si parla continuamente di cuore: cuore spezzato, avere il cuore in mano etc… Si considera il cuore come la sede dei sentimenti e si è tentati quindi di attribuire al chakra questa stessa tendenza. Occorre però fare una distinzione, perché gli affetti così come noi li viviamo normalmente, nel senso di attaccamento ad una persona, o a degli oggetti, fanno parte del mondo dei tre chakra al di sotto dell’ombelico, poiché l’amore umano, così come noi lo conosciamo è spesso espressione di egoismo.

L’amore che noi proviamo per gli altri ha un fondamento egoistico di attaccamento. Tanto è vero che noi amiamo finché l’oggetto del nostro amore corrisponde all’idea che ce ne siamo fatti, ma quando lo scopriamo diverso ce ne allontaniamo e il sentimento che provavamo si trasforma.
A questo proposito basta che ci guardiamo intorno e scopriremo coppie che all’inizio vivono un’unione all’insegna del“grande amore” che finisce poi in litigi, dispute, avvocati e tribunali. L’amore“terreno” è quindi intriso di passioni e le passioni sono generate dal nostro Ego, da desideri forti che vogliono essere soddisfatti.
Il seguente esempio può fornire una valida spiegazione:

Al momento della nascita ciascuno di noi ha sperimentato il distacco dalla madre, la consapevolezza di non essere più un tutt’uno con lei e di rimando è sprofondato in un senso di paura e di abbandono. Questa ferita, mai sanata, questo vuoto, nel corso della vita noi generalmente cerchiamo di colmarlo unendoci ad altre persone, comprando oggetti etc.. Ma questo attaccamento ha in sé la radice della sofferenza, infatti tanto più siamo attaccati a qualcuno, maggiore è la nostra paura di perderlo. Le manifestazioni di gelosia non sono quindi sentimenti d’amore, l’amore rispetta l’autonomia dell’altro e la sua libertà, sono le voci del nostro Ego impaurito che teme di perdere qualcuno o qualcosa. Ci mettiamo in competizione con chi può minare in qualche modo la nostra sicurezza personale e farci sprofondare in una sorta di tensione interna. E’ comunque giusto vivere emozioni e passioni sapendo però che non ci porteranno mai ad una condizione di vera felicità, perché è inevitabile che contengano in sé anche l’opposto. E’ la legge della polarità, una legge matematica che è tipica del mondo emozionale e il settimo cielo, diventa magari il giorno dopo l’inferno. Ma nel cuore che è il nostro centro, abbiamo invece la possibilità di conoscere il vero amore, quello puro. Ciò che lo esprime meglio è senza dubbio la“compassione”. E con compassione si intende un sentimento universale, in quanto io essere umano prendo atto dei miei limiti, dei limiti degli altri esseri, mi rendo conto delle paure che ci animano tutti. Quindi, quando prendo atto della natura umana, vivo in uno spirito di piena accettazione. L’egoismo nasce dal fatto di credersi migliori, aventi quindi diritto a tutto, in tal modo non si accetta il proprio lato oscuro e talvolta lo si proietta sugli altri inconsapevolmente. Ma quando diventiamo in grado di capire tutto ciò, l’apertura del cuore e la compassione ci portano ad un livello di esistenza superiore. Nel chakra del cuore abbandoniamo l’individualità, la separazione da tutto il resto e rinunciamo definitivamente all’Ego.

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  • Aspetti sensibili e reazioni potenziali
  • Fabbisogni motivazionali
  • Livello di energia-vitalità
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Un’analisi attenta a questo riguardo può comportare i seguenti benefici:
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  4. rapporti interpersonali più chiari e scorrevoli
  5. ridurre notevolmente il rischio di infelici assunzioni e di conseguente convivenza con personale inadatto al ruolo
Un esempio di astrologia applicata: Alle radici dell’esperienza personale.

Esistono 4 essenziali funzioni, impulsi, pulsioni o canali per estrinsecare la vitalità in un individuo e il“Tema Natale” ne offre una chiara lettura. Esse sono:
  1. Impulso ad essere un’entità particolare.
  2. Impulso a mantenere la forma o il temperamento proprio di questa entità particolare.
  3. Impulso a riprodurla.
  4. Impulso a trasformarla per un determinato scopo.

Ciascuno di questi impulsi può agire in maniera positiva o negativa e se non è tenuto a bada nella sua ricerca di appagamento può estendersi e influenzare l’intero campo vitale.

Questa forza è il “sé”, considerando il sé come l’energia e il ritmo che sono alla base di tutte le funzioni biologiche e psicologiche. Così concepito il“sé” costituisce una particolare singolare forma di energia vitale; ma è collegato con–e in un certo senso emana da- un fattore spirituale che, in mancanza di un termine migliore, chiameremo l’ Anima. In riferimento alla coscienza di una particolare persona, la funzione che struttura il sé viene per lo più assunta dai modelli collettivi della società e della cultura in cui cresce il bambino. Questi modelli guidano lo sviluppo della coscienza dell’infante, ed insieme con l’influenza dei genitori, formano direttamente o indirettamente quello che chiamiamo l’”ego” del ragazzo.

Nel campo della coscienza l’ego rappresenta una vera e propria struttura, definisce il modo consapevole e abituale in cui una persona reagisce alle prove e alle contingenze quotidiane. Un uomo dice“Io” e con ciò si riferisce generalmente all’ego, a ciò che appare alla superficie della coscienza. Ecco che ci troviamo davanti a“L’impulso ad essere un’entità particolare”, ecco che l’ego cerca di imporre la propria diversità dagli altri ego, considerando in qualche modo estraneo tutto ciò che non gli appartiene. Nello studio astrologico dei complessi psicologici questo aspetto è da riferirsi a Saturno, dato che Saturno è il principio che ovunque erige barriere, separando l’interno dall’esterno. Così Saturno indica l’allontanamento del singolo dal clan o dal gruppo di appartenenza (nazione), ma mette anche a fuoco la coscienza. La condensa e concentra e senza la capacità di focalizzazione di questo pianeta, non esisterebbe un carattere personale solido, né una società. Ma Saturno per agire in maniera efficace ha bisogno della Luna, infatti il primo è forma, mentre la seconda rappresenta i contenuti vitali raccolti all’interno della forma e dalla medesima strutturati. La Luna esprime la capacità di adattamento organico alle circostanze secondo il particolare tipo di reazione stabilito da Saturno.

Ciascuno dei quattro impulsi citati prima è attinente ad una coppia di pianeti e Saturno-Luna incarna proprio l’aspetto che porta l’uomo a desiderare di“essere una particolare entità”.
Giove è invece indice dello“spirito di gruppo” conosciuto anche come“spirito comunitario”, la disponibilità ad unirsi e cooperare, caratteristica che ha permesso all’uomo di salvarsi dai pericoli della jungla e progredire. Giove preserva ciò che è stato fissato da Saturno ed è in stretta connessione con Mercurio. Quest’ultimo è connesso alla legge del rapporto, la capacità di associare le sensazioni attraverso il sistema nervoso e di collegare successivamente le immagini tramite l’elaborazione dell’intelletto.
La polarità Marte-Venere riguarda il terzo impulso che ha carattere riproduttivo. Può essere biologico, con l’attività sessuale, o mentale con la proiezione di forme create (libri, opere d’arte…) su valori culturali.

Riguardo al quarto, impulso della trasformazione, possiamo vederlo agire chiaramente sotto l’influenza dei tre pianeti trans-saturniani
( Urano, Nettuno e Plutone)nel grafico natale e dal ritmo stabilito nel cielo nel corso del tempo.
Il pianeta Urano simboleggia una forza che si manifesta come cambiamenti improvvisi dei modelli di vita, trasformazioni altrettanto improvvise di coscienza, veri e propri lampi di intuizione e rapide esplosioni di nuove idee e concetti particolarmente originali. Si manifesta con un profondo bisogno di indipendenza, , come ribellione, il suo archetipo è l’“eccentrico”, l’“anticonvenzionale”. La posizione terrestre di Urano ci mostra dove possiamo usare il potenziale delle nostre idee, dove i cambiamenti e le intuizioni improvvise, così come il desiderio di una maggiore libertà sono avvertiti in maniera immediata. Questa posizione mostra il campo in cui abbiamo lo stimolo di staccarci da norme di espressione convenzionali (Saturno).
Il Pianeta Nettuno simboleggia invece una forza difficile da definire, una forza che va al di là del nostro controllo, esula dalla riflessione e dalla mente logica. E’ associato al senso dell’unione, , all’ispirazione, è indice di mancanza di norme, di illusione, di immaginazione e di idealismo. Un individuo fortemente marcato da Nettuno può essere evasivo o elusivo, oppure può essere molto percettivo delle sottigliezze e delle sfumature ed estremamente compassionevole, ma sarà il resto del quadro natale a chiarirlo. Inoltre con tale sensibilità avrà necessità di vivere in un certo ambiente o di avere un certo tipo di lavoro che non esaurisca la sua energia psichica attraverso uno stress continuo. In ogni carta di nascita, quel fattore simboleggiato da un pianeta in stretto aspetto a Nettuno è comunque altamente sensibilizzato e affinato.

Plutone nella carta di nascita individuale rappresenta il vecchio Io, o il vecchio guscio della personalità che incarna una notevole concentrazione di energia psichica. Finché questa rimane inconscia, connessa con vecchi modelli di vita, essa agisce come un complesso psicologico, capace di promuovere modelli coercitivi e ossessivi di pensiero e di comportamento nella nostra vita conscia. E’ soltanto quando questa energia si libera dai confini del vecchio guscio che può essere coscientemente usata per manifestare la nostra vera essenza. Plutone simboleggia quindi le impressioni psichiche profondamente radicate che risultano da desideri e emozioni passate e che si possono manifestare come ossessioni o costrizioni prive di qualsiasi fondamento logico e razionale. La casa in cui si trova questo pianeta nella carta natale è dunque fortemente energizzata, perché qui siamo davvero in contatto immediato con una profonda riserva di potere concentrato. Questa grande forza può essere usata per affermare i nostri desideri in modo eccessivo e ostinato, oppure può essere imbrigliata come volontà e forza mentale positiva e utilizzata per elevare le nostre qualità superiori.

Da quanto detto appare evidente che ciascun impulso esprime un particolare aspetto della forza vitale e della stessa energia psichica dell’essere umano. Quindi, qualora venga ostacolato, deviato o frenato il rilascio di questa energia bio-psichica, si creano le condizioni che possono condurre (anche se non sempre è così) alla formazione di complessi o semplicemente alla manifestazione di tratti particolari nella personalità di ognuno. A ciascuno dei quattro impulsi base corrisponde una serie tipica di complessi e di schemi comportamentali che l’analisi astrologica del“Tema Natale” è in grado di esaminare lucidamente nei suoi vari aspetti.

Testi tratti da:
“Astrologia, karma e trasformazione” di Stephen Arroyo
“ Studio astrologico dei complessi psicologici” di Dane Rudhyar

 


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